Da Gennaio a Giugno, ogni domenica, agli appuntamenti della pedagogia si aggiunge, il progetto “L’ARTE DELLO SPETTATORE” che completa l’esperienza coreutica con la visione di
lavori professionali dei coreografi ospiti. Gli appuntamenti si svolgono alle 19 al Teatro Tommaso Traetta di Bitonto e sono sostenuti dal Comune di Bitonto e dal Teatro Pubblico Pugliese.
Scopo dell’attività è anche l’educazione alla visione: preparare e guidare il pubblico alla comprensione della danza, contrastando il cliché che la reputa elitaria.
Hikikomori è un termine giapponese che significa letteralmente “stare in disparte”. La performance rappresenta la scelta di coloro che decidono di mettere ai margini la realtà circostante chiudendosi nella propria stanza: disinteressarsi ai rumori, alle luci, alle voci degli altri. Astrazione e straniamento.
Una solitudine scelta che, imprevedibilmente, risulta essere condivisa con altri coetanei. Quali sono le fasi? Quali le cause? quali i rimedi? Intanto apriamo la stanza ed entriamoci: meritano il nostro biasimo o la nostra comprensione?
Produzione AlphaZTL Compagnia d’Arte Dinamica
In collaborazione con Resextensa dance company
Coreografia di Vito Alfarano
Con Cassandra Bianco & Francesco Biasi
Idea e selezione musicale Marcello Biscosi
Shiver è stato commissionato dal Yokohama Ballet Festival, una delle realtà più prestigiose del Giappone. Shiver declina il brivido in eccitazione, freddo, paura: il risultato è uno spettacolo frenetico, i ballerini sono spinti in una coreografia millimetrica in cui la precisione del movimento e del ritmo sono messe a dura prova. La musica, composta da Jonathan Soucasse, conduce gli artisti in uno stato di trance in cui il brivido viene trasmesso allo spettatore dalle vibrazioni della musica e della coreografia.
Coreografia : Edouard Hue
Assistente artistica : Yurié Tsugawa
Compositore : Jonathan Soucasse
Danzatori: Edouard Hue, Yurié Tsugawa
Questa è una sintesi di performance di danza e progetto di ricerca:
La coreografia è creata dai dati generati dalle misurazioni della variabilità della frequenza cardiaca del pubblico.
In questo progetto, la variabilità della frequenza cardiaca (HRV) del pubblico viene misurata con sensori durante la performance di danza. La coreografia si sviluppa attraverso i risultati ottenuti e coniuga scienza e arte.
Coreografia: Natalie Wagner (Palucca University for Dance DD)
Fisico: Dr. Inga-Maria Eichentopf
Danza: Anja Neukomm, Rika Yotsumoto
Costumi e scenografia: Hanna Zeyer, Hans Werner (HfBK)
Musica: Nadir Vassena (Conservatorio per la musica, Lugano)
La Nekyia è un viaggio onirico, una traiettoria situata nel cuore di una dialettica tra l'ego e l'inconscio. È un tuffo nelle profondità della psiche, che trae spunto dai pensieri di Carl Gustav Jung. “In questa creazione aspiro a plasmare questa dialettica metafisica e, soprattutto, a dare sostanza a questa parte misteriosa dell'individuo che è l’inconscio. È qui che si trova la tana nascosta della personalità che si manifesta anche attraverso l’energia. Voglio mettere in movimento questa forza dell'anima, ricreandola attraverso il corpo” ha dichiarato Sebastien. Lo scopo della creazione è quello di dimostrare il processo di ricerca interna che ognuno di noi compie per tornare all'essere primitivo, nel senso originale, a tornare all'essenza dell'anima, alla pienezza dell'essere.
Coreografia – Interprete : Sebastien Perrault Light Design: Eric Valentin Musiche: Alessandro Melani - Shifted - Sebastien Perrault - Violetshaped - Ancient Methods ,Musical Arrangement / Set Design: Sebastien Perrault ,Musical spatialization: Frederic Guillaume ,Accessori: Marion Cornier - Isabelle Deffin, Scenografia: Sebastien Perrault
Non sarà così per sempre: questo è ciò che dice il cartello che il coreografo Moritz porta sul palco, mentre il ballerino Daniel Conant esegue uno Schuhplattler per un pubblico che è adeguatamente seduto secondo le nuove linee guida per la prevenzione del Coronavirus.
L'assolo di trenta minuti TANZANWEISUNGEN è pieno di riferimenti autoriflessivi e ironici che sfuggono a qualsiasi definizione specifica: Ostruschnjak rimane fedele allo stile eclettico delle sue ultime produzioni e permette al suo solista di passare senza sforzo da uno Schuhplattler a un grand jeté, dal gioco di gambe di boxe ai passi di break dance e da una reférence alla corda per saltare; l'elemento comune è il suono, il battito, il battito delle mani, il respiro, il salto, il rimbalzo che riempie lo spazio come un ritmo costante. Come se fosse stato ferito, il protagonista si fa strada instancabilmente attraverso il canone estremamente diversificato del movimento, assumendo pose di resistenza, combattimento e vittoria, mascolinità stilizzata, cultura giovanile, balletto classico, ballo liscio e sport in rapida successione - una sequenza di elementi divergenti che si stravolgono,
si ironizzano e si contraddicono a vicenda e che, insieme, in modo giocoso ma
inesorabile conducono in un abisso.
Il pezzo si conclude con la provocatoria canzone di DAF "Der Mussolini",
un'istruzione di danza letterale - "balla il Mussolini, balla l'Adolf Hitler, balla il Jesus Christus ..."
Cast Choreography: Moritz Ostruschnjak
Choreographic Assistence: Daniela Bendini
Dance: Daniel Conant
Dramatic adviser: Carmen Kovac
Light design: Benedikt Zehm
Costume: Daniela Bendini, Moritz Ostruschnjak
Production management: Hannah Melder
PR: Simone Lutz Credits A production of Moritz Ostruschnjak
in collaboration with Bayerische Staatsoper.
The artist is supported by Réseau Grand Luxe 2019/20 and is a member of Tanztendenz München e. V.
LA CARAVAN ELECTRIQUE nasce per consentire all’Arte e alla Cultura di continuare la loro opera di accrescimento e promozione del bello, superando i limiti imposti negli ultimi tempi e per compiere una operazione in grado di offrire al tempo stesso la fruizione di una creazione di danza contemporanea a cura di professionisti, caratterizzata da un Caravan simbolico. Un progetto che vuole ritrovare il contatto con il pubblico e riattivare il desiderio di festeggiare insieme la scena nella sua totale coinvolgente energia.
Coreografia: Ezio Schiavulli
Danzatori: Antonella Albanese, Fabio Caputo, Gabriele Montaruli, Francesca Rinaldi
Musicista, Dj: Antonello Arciuli
Tecnico mimo: Samuele Martucci (Power Sound di Fabio Fornelli)
La Cittadella del Bambino
Via Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e Rispettive Scorte,
70032 Bitonto BA